mercoledì 29 maggio 2019

LIBERTA' per ASSANGE


NOTE BIOGRAFICHE - Julian Paul Assange è uno dei personaggi più straordinari del nostro tempo, un idealista che ha dedicato la sua vita alla diffusione della verità dei fatti. Quella verità sistematicamente distorta, o occultata, dalle organizzazioni del potere politico e finanziario. Nasce il 3 luglio del 1971 a Townsville, una città dell'Australia nord-orientale nel corso della relazione sentimentale della madre, Christine Hawkins, con John Shipton. I suoi genitori si erano incontrati ad una manifestazione di protesta contro la guerra in Vietnam, ma Christine troncò i rapporti con Shipton entro il primo anno di vita del piccolo Julian. L'anno dopo, nel 1972, un regista teatrale di nome Brett Assange sposerà Christine Hawkins e ne adotterà anche il figlio. L'infanzia del piccolo Julian fu caratterizzata da frequenti trasferimenti di residenza a causa dell'attività teatrale svolta dai suoi genitori. Ebbe un amichevole rapporto con Brett, il padre adottivo, tuttavia non durò molto a lungo perché nel 1979 Christine si separò dal marito per iniziare una nuova relazione con il musicista Keith Hamilton. Da questo Hamilton, la madre di Julian ebbe un altro figlio, Jamie, e la spiacevole sorpresa di scoprire che il suo uomo apparteneva ad una setta New Age i cui adepti avevano fondato la "Santiniketan Park Association". L'Associazione era diretta da Anne Hamilton-Byrne, un'insegnante di yoga che dichiarava ai suoi seguaci di essere la reincarnazione di Cristo. Costoro si impadronivano dei figli dei  loro adepti allevandoli in modo rigido e maniacale, picchiandoli regolarmente e arrivando persino ad affondare le loro teste nel collo del water. Ebbene, questo Keith, presumibilmente uno dei tanti figli adottivi di Anne, pretendeva che Christine cedesse il piccolo Jamie all' Associazione. Assange, in seguito, racconterà che la madre fu coinvolta in una battaglia legale per mantenere l'affidamento del fratellastro che lo psicopatico Keith voleva toglierle (da "WikiLeaks. Inside Julian Assange's War on Secrecy" di D.Leigh e L.Harding). Per tutelarsi, cambiarono più volte la residenza, usando nomi diversi, fino a quando riuscirono a soggiornare più stabilmente a Melbourne. Vicino al bungalow dove abitavano, c'era un negozio di elettronica, ed è qui che Julian inizia a sviluppare la sua passione per l'informatica; la madre si accorge del coinvolgimento del figlio e gli regala  il suo primo computer all'età di 16 anni. E così, nel 1987, Assange iniziò con entusiasmo ad hackerare sotto il nome di Mendax insieme ad altri due compagni: Track e Prime Suspect. La sigla del gruppo fu IS, cioè "The International Subversives". Da allora, inizia ad esplorare varie modalità di hackeraggio e, nel 1989, fonda con altri colleghi un nucleo pirata denominato WANK (Worms Against Nuclear Killers) effettuando blitz in vari siti, fra i quali quello della NASA; intanto ha conosciuto una ragazza di nome Teresa che sposerà e gli darà il primo figlio, Daniel. Nel 1991 Julian, con i suoi Worms, riesce a penetrare nel sistema informatico della Nortel Networks, una società telematica canadese, ma viene localizzato e scoperto dalla polizia australiana. Il processo durerà quasi tre anni tuttavia , alla fine, considerando che i Worms erano motivati soprattutto dalla voglia di sperimentare e che la Nortel non aveva patito alcun danno, il Giudice si limitò ad infliggere soltanto una multa. Questa vicenda influì negativamente sulla vita coniugale di Assange al punto che Teresa lo abbandonò portando via con sé il piccolo Daniel. Amici e conoscenti fanno risalire il precoce imbiancamento dei capelli di Assange in questo periodo, a causa dello stress patito per la separazione e l'allontanamento dal figlio.






















ATTIVITA' INFORMATICA ed EDITORIALE - Nel 1997 Assange collabora alla stesura del libro di Suellette Dreyfus intitolato: "Underground - Tales of hacking, Madness and Obsession on the Electronic Frontier". In questo libro sono descritte le attività di intrusione di gruppi di hacker australiani, americani e britannici (gli 'hacker black hat') fra i quali lo stesso Julian/Mendax. Assange non ha mai voluto conseguire un titolo legale di studio, tuttavia il suo livello culturale può essere definito medio/alto. Ha ricevuto le basi dalla madre Christine con la quale ha studiato inglese, latino, greco e matematica, diventando poi autodidatta. Frequentava le biblioteche pubbliche nelle diverse città in cui soggiornava con la famiglia; nel 1996 si è iscritto per un anno ai corsi di informatica, fisica e matematica dell'Università del Central Queensland e, dal 2003 al 2006, ha frequentato altri corsi nell'Università di Melbourne. Il 2006 è anche l'anno in cui Assange fonda WikiLeaks cioè un'organizzazione internazionale senza scopo di lucro che diffonde notizie di argomento etico, storico e politico di pubblico interesse. La fondazione ha come logo una clessidra, il dominio del sito è registrato come wikileaks.org e viene avviato il 4 ottobre in Islanda dalla società "Sunshine Press Productions"; i numerosi server sono delocalizzati in diverse parti del mondo ma la 'dimora' del server principale fu stabilita in Svezia. Chiunque può spedire documenti, foto e video tutelandosi con l'anonimato. La copertura viene garantita non soltanto dallo staff di Assange ma dal programma di immissione dei materiali. Gli informatori possono stare tranquilli perché prima di accedere alla pagina di WikiLeaks, le informazioni vengono duplicate su tutti i server del portale affinché sia impossibile individuare e localizzare il mittente. Dell'organizzazione fanno parte dissidenti cinesi, giornalisti ed informatici  degli States, dell'Australia, dell'Europa e del Sud Africa. Il sito di WikiLeaks dichiara di lavorare in nome dell'art.19 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: "Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione; questo diritto include la libertà di manifestare qualsiasi opinione senza subire interferenze e di cercare, ricevere e diffondere informazioni ed idee attraverso qualsiasi media e oltre qualsiasi frontiera". La diffusione di notizie 'riservate' o compromettenti è necessaria per combattere la corruzione dei Governi, delle persone e delle imprese. La pubblica opinione deve essere informata in modo trasparente affinché possa scegliere un sistema politico onesto ed affidabile. Nonostante Julian Assange sia riconosciuto dai suoi collaboratori come " il cuore e l'anima dell'organizzazione, il suo fondatore, filosofo, editore, finanziatore, programmatore e tutto il resto", occorre citare il nome di altri associati in pianta stabile come Kristinn Hrafnsson, Joseph Farrell e Sarah Harrison. La Harrison è anche socia, insieme a Julian Assange e Ingi Ragnar Ingason, della Sunshine Press già citata in precedenza.
























Di seguito, una sintesi dei più importanti documenti pubblicati da WikiLeaks dal 2006 in poi. ANNI 2006/09 - 1) Copia del marzo 2003 delle Procedure Operative per il trattamento dei prigionieri nel Centro detentivo a Guantanamo Bay; le procedure confermavano i sospetti della Croce Rossa di violazione dei diritti umani che le autorità statunitensi avevano sempre negato. 2)Documenti sulle attività illegali della Banca svizzera Julius Baer svolte nella loro filiale delle Isole Cayman. 3)Le 'Bibbie segrete' raccolte da Scientology. 4) I contenuti dell'account Yahoo appartenente a Sarah Palin, candidata in corsa per le elezioni presidenziali Usa. 5) Intercettazioni telefoniche di politici peruviani e affaristi coinvolti nello scandalo del Perù del 2008. 6) Rapporto su un grave incidente nucleare nella centrale di Natanz in Iran. 7) Rapporto sulla società "Trafigura Group Pte" (metalli ed energia) coinvolta in diversi scandali, di cui il più grave in Costa d'Avorio dove i rifiuti tossici prodotti hanno causato a più di 100 mila persone eruzioni cutanee, difficoltà respiratorie e persistenti emicranie. 8) Diffusione di circa 570 mila intercettazioni di messaggi di 'cercapersone' inviati il giorno degli attacchi dell'11 settembre. ANNI 2010/12 - 1) Dal febbraio 2010 alla fine del 2011, WikiLeaks inizierà a rilasciare l'ingente mole dei 251.287 cablogrammi intercorsi tra il Dipartimento Stato Usa e le sue ambasciate e missioni presenti in tutto il mondo. Il primo cablo fu "Reykjavik 13", inviato dal militare di stanza in Iraq Bradley Mannings; in questo cablo si richiedeva alle ambasciate americane in Islanda di fornire un profilo dei politici islandesi. Bradley che, in seguito ad un'operazione di cambio di sesso, fu ridenominata Chelsea, inviò al sito di WikiLeaks come tanti altri informatori anonimi, documenti importanti sulla guerra in Iraq, tuttavia fu individuata dall'Intelligence statunitense, processata e condannata a 37 anni di carcere; nel 2017 il Presidente Obama le ridusse la pena e ritornò in libertà, tuttavia non per molto, come vedremo più avanti. 2) Intanto, WikiLeaks acquisisce e diffonde altri documenti sui detenuti di Guantanamo dai quali possiamo trarre le seguenti conclusioni. Solo poche decine di prigionieri sono realmente accusati di terrorismo. Per il resto, si tratta di uomini e ragazzi innocenti sequestrati per errore oppure soldati di fanteria talebana estranei al terrorismo. Inoltre, molti di essi vennero venduti alle forze americane dai loro alleati afghani e pakistani soltanto per riscuotere la taglia. 3) Nel 2012 viene pubblicata la raccolta dei Syria Files (circa due milioni di e.mail da, e per, personalità politiche e ministeriali siriane e aziende come la nostra Finmeccanica) e poi quella della Società di 'global intelligence' Stratfor con sede in Texas. ANNI 2013/15 - 1) Nel 2013 vengono diffusi documenti diplomatici e di intelligence degli anni '70 in cui figurano i cablogrammi di Henry Kissinger.
























Sempre nel 2013, Sarah Harrison, attivista di WikiLeaks, aiuterà l'ex tecnico ed informatico dell'Intelligence statunitense Edward Snowden a fuggire da Hong Kong. Snowden divulgò documenti sulle tecniche di sorveglianza globale di tutti i cittadini del pianeta (stranieri ed americani). Le più importanti attività di rilascio di documenti nel 2015 furono: a) quasi mezzo milione di cablogrammi del Ministero degli Esteri dell'Arabia Saudita b) documenti riguardanti lo spionaggio americano contro il Governo francese (Chirac, Sarkozy e Hollande) e contro società e imprese francesi c) altri documenti, riguardanti sempre lo spionaggio americano, contro il Governo e le imprese economiche del Giappone. ANNI 2016/17 - 1) Il 4 luglio 2016 WikiLeaks rilascia, tramite Twitter, un link di accesso a 1258 e.mail spedite, o ricevute, tramite il server di posta personale dell'allora Segretario di Stato  Hillary Clinton. 2) Il 19 luglio WikiLeaks rilascia la raccolta di quasi 300 mila e.mail del partito AKP di Erdogan. 3) Il 22 luglio il sito di Assange diffonde 20 mila e.mail e 8 mila files inviati, o ricevuti, dai membri del Comitato del Partito Democratico americano; tuttavia queste mail furono trafugate da uno o più hacker sotto lo pseudonimo di Guccifer 2.0 e pubblicate nel loro sito DCLeaks a giugno, cioè un mese prima di WikiLeaks. I funzionari americani accusarono lo spionaggio russo di tale intrusione. Queste mail dimostrarono i maneggi del Partito Democratico per boicottare la candidatura di Bernie Sanders e favorire quella di Hillary Clinton e, infatti, la Presidente del Comitato, Debbie Wasserman Schultz, fu costretta alle dimissioni. Il 7 ottobre, sempre dell'anno 2016, WikiLeaks inizia il rilascio di una serie di e.mail ed altri documenti inviati, o ricevuti, da John Podesta. All'epoca egli era il responsabile della campagna elettorale di Hillary Clinton in corsa per la Presidenza. Un portavoce della Clinton dichiarò in conferenza stampa che, la diffusione quotidiana di tale materiale, dimostrava che WikiLeaks era un ente di propaganda del Cremlino a favore del suo avversario Donald Trump; Putin protestò per la falsità delle accuse dichiarando che servivano soltanto a distrarre l'attenzione degli elettori americani dal contenuto compromettente dei documenti. Tutto questo mise in imbarazzo il governo dell'Ecuador che decise di limitare temporaneamente ad Assange la connessione telematica. Infatti, il fondatore di WikiLeaks svolgeva la sua attività di informazione dall'ambasciata ecuadoregna di Londra, dove aveva trovato rifugio nel giugno del 2012. L'Ecuador dichiarò che rispettava il principio di non intervento negli affari interni di altri Stati e che non voleva interferire nei processi elettorali di Paesi terzi. 4) Il 16 febbraio 2017 Assange pubblica rapporti della Central Intelligence Agency sulle attività di spionaggio delle elezioni francesi del 2012. Il mese successivo inizia la diffusione della serie Vault 7 che descrive le abilità della suddetta Agenzia nell'eseguire la sorveglianza elettronica da remoto in tutto il mondo e la guerra informatica per compromettere i browser web che tutti usiamo, i sistemi operativi e i dischi di PC, Smartphone e TV. Il 5 maggio vengono diffusi documenti relativi alla campagna elettorale di Emmanuel Macron; a settembre inizia la pubblicazione degli "Spy Files Russia" dove viene citata la società di sorveglianza Peter-Service utilizzata dallo Stato per raccogliere i dati degli utenti telefonici russi.


























PROBLEMI GIUDIZIARI - Julian Assange è stato arrestato a Londra nella mattina di giovedi 11 aprile nell'ambasciata dell'Ecuador dove si era rifugiato fin dal 2012. Per manifestare il suo dissenso, si è lasciato trascinare a forza e caricare di peso sul pulmino che doveva condurlo al carcere londinese di Belmarsh. Si tratta di un carcere di massima sicurezza (HMP) dove vengono detenuti terroristi, killer, stupratori e colpevoli di reati contro lo Stato. Ma, per capire l' intricata vicenda in cui Assange è coinvolto, occorre ripartire dal principio, cioè dal 2010, quando Bradley Mannings inizia la spedizione dei files violati. E così, all'inizio dell'estate, WikiLeaks diffonde circa 76 mila documenti segreti sulle guerre ed i crimini commessi in Iraq e in Afghanistan suscitando la collera del Pentagono. Nell'agosto del 2010, su invito di una certa Anna Ardin, Assange si reca in Svezia per motivi di lavoro: conferenze, contratto con il Partito Pirata svedese per dislocare uno dei server di WikiLeaks nel loro bunker ed altro. Chi è questa donna ? E' un'ex docente e ricercatrice dell'Università di Uppsala, diplomata in scienze politiche, ufficialmente incaricata dal Governo per la difesa dei diritti umani, membro del Partito Socialdemocratico e sindacalista. Inoltre, ha lavorato per diversi anni nelle ambasciate svedesi all'estero ed è attivista del "Gruppo cristiano della Fratellanza dei Socialdemocratici svedesi" per il quale cura la sezione giovanile. Altre pennellate per completare il quadro: si definisce cristiana, femminista, contraria all'adulterio, promotrice dei diritti Lgbt (sicuramente è stata lesbica in gioventù) e ambientalista. Ma c'è anche una doppia vita, un doppio nome e legami compromettenti. Da un'indagine di Shamir e Bennett in CounterPunch, da Telesur e alcuni blog latino americani ricaviamo alcune notizie aggiuntive: 1° il vero nome di Anna Ardin è Ana Bernardìn ed è nata a Cuba anche se, dai documenti attuali, la nascita risulta registrata in Svezia 2° al tempo di Castro aveva forti legami con gruppi dissidenti cubani filoamericani a cui erano destinati i fondi Usaid per attività sovversive: uno di questi gruppi era il circolo femminista "Las Damas de Blanco" 3° Per L'Avana, Ana Bernardìn è una spia dell'Intelligence americana e, come tale, fu espulsa da Cuba. Ritornando ad Assange, Anna lo attira in Svezia con la prospettiva di trovargli un lavoro nell'editoria e in altri canali dei mass media svedesi; considerando il suo curriculum e le sue conoscenze, non vi era motivo per dubitare delle sue intenzioni. La Ardin comunicherà ad Assange che, dovendo assentarsi, potrà ospitarlo nel suo bilocale in un quartiere periferico di Stoccolma per alcuni giorni, cioè fino al suo ritorno in città per organizzargli il lavoro.















 Ed ora ricostruiamo la sequenza temporale del soggiorno svedese di Assange. 11 agosto - Julian arriva nell'appartamento di Ardin ed inizia a sistemare le sue cose. 13 agosto - In modo inaspettato, la padrona di casa ritorna prima del previsto, ma non vuole che l'ospite se ne vada, cenano insieme e, quella sera stessa, hanno il primo rapporto sessuale. Ormai divenuti amanti, oltre che colleghi di lavoro, i due programmano un seminario ed una conferenza stampa da attuare nei giorni successivi; a notte fonda, Anna posta on line un paio di messaggi per i suoi amici: 1° " Julian vorrebbe partecipare ad una 'sagra dei gamberi' c'è qualcuno che potrebbe trovare due posti liberi?" e poi 2°" Siamo seduti fuori alle 2 del mattino, non fa tanto freddo ed io sono in compagnìa di una delle persone più intelligenti ed affascinanti del mondo ! ". 14 e 15 agosto - Assange partecipa da relatore al seminario organizzato da Anna; fra gli uditori figurano giornalisti, intellettuali, gli attivisti del Partito Pirata e, in prima fila, Sofia Wilén che si era iscritta al seminario pagando la quota richiesta. Sofia è una giovane fotografa di 26 anni che fa di tutto per attrarre l'attenzione di Julian ma, non riuscendovi, inizia ad insistere con Anna Ardin per sapere quando e dove può incontrarlo. Anna lascia cadere le sue richieste, tuttavia, alla fine del seminario, Sofia insiste per offrire il pranzo a lei, ad Assange e a qualche altro amico. Al termine, mentre gli altri si congedano, la ragazza e Julian vanno in cerca di un caricabatterie. Dopo averlo comprato, Sofia propone una visita al Museo di Storia Naturale e, verso sera, riaccompagna Assange nei pressi del bilocale di Anna; erano iniziati i primi approcci, lui le lascia il suo numero di cellulare con la promessa di rivedersi prima possibile.





















16 agosto - Infatti, il giorno dopo, Assange prende il treno per andare a trovare Sofia  a Enkoping, una cittadina distante pochi chilometri da Stoccolma. Qui, consumano due o tre rapporti sessuali, di cui l'ultimo senza preservativo quando lei era ancora parzialmente addormentata. Questo fatto, diventerà poi angosciante per la Wilér a causa del timore di aver contratto una malattia o di affrontare una gravidanza indesiderata. Assange però la rassicura sul fatto che egli non ha malattie e che può prendere una pillola 'del giorno dopo'. 17 agosto - Mentre è ancora a casa di Sofia, Assange riceve una telefonata dalla redazione del giornale "Aftonbladet": gli chiedono un'intervista da effettuare il giorno dopo nei loro uffici. 18 agosto - Sofia accompagna alla stazione Assange che deve ritornare a Stoccolma per l'intervista e per richiedere un visto di soggiorno per motivi di lavoro: i due si lasciano con la promessa di rivedersi ancora. La sera del 18, Julian ritorna nell'appartamento di Anna Ardin, ma lei non lo saluta neanche, prende il materasso dell'unico letto a disposizione e va a dormire in cucina. 19 agosto - Sofia Wilén, dopo aver cercato, inutilmente, di contattare Assange, telefona ad Anna per sapere dove si trova  e le racconta che, avendo avuto un rapporto sessuale non protetto, teme di aver contratto qualche malattia. Questo fatto singolare, mette la vita di Assange nelle mani di Ardin che, da questo momento, troncherà ogni rapporto con lui dopo avergli intimato di andarsene fin dalla sera prima. Alla giovane Sofia dirà che non sa dove si trova Julian al fine di manipolarla; in realtà egli sgombrerà l'appartamento il giorno dopo. 20 agosto -  Anna incontra la Wilén e la convince ad andare alla stazione di polizia di Klara per chiedere che Assange venga rintracciato e sottoposto ai test per le malattie sessualmente trasmissibili. C'erano altre stazioni di polizia più vicine, perché Anna Ardin conduce Sofia in quella del quartiere di Klara ? Perché lì presta servizio l'ufficiale Irmeli Krans, sua amica, iscritta al suo stesso partito, lesbica, femminista e feroce avversaria del 'potere maschile dei bianchi'. Krans interroga Sofia alla presenza di Ardin, atto illegale poichè quest'ultima non era titolata all'ascolto e avrebbe potuto essere una potenziale testimone in futuro. Nel frattempo, Irmeli Krans, o chi per lei, aveva contattato la procuratrice Maria Haljebo Kjellstrand che firma immediatamente un mandato di arresto per stupro a carico di Julian Assange. Lo firma in pochi minuti, senza leggere verbali o ascoltare audioregistrazioni, sulla base delle informazioni telefoniche fornite dalla poliziotta. Le dichiarazioni di Sofia Wilén, non sono state registrate, sembra che il dittafono fosse rotto... Strano, vero ? Ancora più strano il fatto che qualcuno si occupi di trasmettere la notizia alle agenzie di stampa a tempo di record. Sofia Wilén è ancora nell'edificio della stazione di polizia, in attesa di firmare la trascrizione riportata a memoria sui moduli, quando le dicono che è stato spiccato un mandato di arresto per stupro a carico di Assange. Allora va in crisi e si rifiuta di firmare. Mentre era lì dentro, aveva inviato un sms ad un amico alle 14:25: " ...non volevo denunciare JA, ma la polizia voleva coglierlo in fallo..." e poi alle 17:26: "...sono rimasta scioccata quando hanno decretato l'arresto per JA perché io volevo soltanto che facesse un test..." Non risulta, a tutt'oggi, che abbia mai approvato e firmato la deposizione raccolta e rimaneggiata dalla Krans.













21 agosto - Anna Ardin si presta volontariamente all'interrogatorio per riferire sulla sua esperienza sessuale con Assange. Lo accusa di aggressività e di aver rotto intenzionalmente il preservativo, obbligandola a subire un rapporto sessuale non protetto. Come 'prova' regina delle sue accuse consegnerà agli atti un preservativo lacerato nella parte culminante del cappuccio. Neanche fosse una reliquia, l'aveva conservato per ben 8 giorni ? La perizia forense non troverà traccia del Dna di Assange e neanche quella di nessun altro: sì, il preservativo era nuovo ! Qui, la dichiarazione integrale , approvata e firmata, resa alla polizia da Anna Ardin. E la dichiarazione di Sofia Wilén ? Praticamente non esiste. Esiste soltanto il resoconto della poliziotta che la ragazza non ha voluto firmare, nè approvare, perché si è rifiutata di continuare l'interrogatorio. Però è possibile leggere la dichiarazione di Irmeli Krans su quello che Sofia Wilén le ha raccontato. Sempre nel pomeriggio del 21 agosto, assistiamo ad un altro colpo di scena: il Procuratore capo di Stoccolma, Eva Finné, annulla il mandato di arresto emesso da Maria Haljebo Kjellstrand su comunicazione dell'agente Krans: esaminati gli atti, la Finné dichiara che Assange, al massimo, è tenuto a rispondere del reato di molestie sessuali e non di stupro. 1 settembre - Ma non è ancora finita, qualcuno che ha importanti conoscenze nell'ambito del Partito di governo, che è poi il partito Socialdemocratico a cui sono iscritte  Ardin e Krans, vuole intrappolare Assange: si tratta dell'Avvocato Claes Borgstrom il quale, ricorrendo in appello ottiene la riapertura delle indagini per stupro. Ma la nuova procuratrice, Marianne Ny, spiega che si tratta di 'stupro minore' per il quale si rischia una condanna massima di 18 mesi. Durante lo svolgimento delle indagini, Assange è libero di andare dove vuole ma, quando esse arriveranno a conclusione il 18 novembre, il tribunale svedese emetterà nuovamente un mandato di arresto nei suoi confronti. 1 dicembre - Anche l'Interpol emette un mandato per l'arresto di Julian e lo inserisce nella lista dei ricercati internazionali. 7 dicembre - Assange, che già viveva a Londra da qualche mese, si costituisce volontariamente in una stazione di polizia dove viene arrestato in ottemperanza al mandato dell'Interpol. 14 dicembre - Il tribunale di Londra dispone il rilascio di Assange dal carcere ai domiciliari in attesa del processo di estradizione in Svezia: ha dovuto pagare una cauzione di £ 240.000, subire la confisca del passaporto e l'applicazione del braccialetto elettronico. Ha l'obbligo di non lasciare la splendida tenuta dell'amico giornalista Vaughan Smith che lo ospita e di presentarsi quotidianamente alla polizia. Qui, ad Ellingham Hall, Julian trascorrerà serenamente un anno e mezzo, tra l'affetto dei suoi familiari che verranno a trovarlo e quello dei figli di Smith che lo chiamano 'zio'. Andrà a pescare le carpe nel laghetto, a fare escursioni nei boschi e a raccogliere le uova nei pollai. Ma, soprattutto, si applicherà a potenziare il sito di WikiLeaks per continuare la sua missione: togliere i veli che occultano la verità dei fatti.


























24 febbraio 2011 - Il Tribunale britannico non accoglie la richiesta di Assange e si pronuncia a favore dell'estradizione in Svezia. I suoi avvocati impugnano la sentenza appellandosi alla Corte Suprema della Gran Bretagna. 30 maggio 2012 - L'ultima sentenza, quella definitiva, conferma nuovamente che l'estradizione deve essere attuata. Sia ben chiaro che il Tribunale svedese richiede l'estradizione di Assange non perché sia colpevole, ma perché deve essere interrogato per la ripresa delle indagini  di 'stupro minore' avviate da Marianne Ny nel 2010. Ma Julian sa che, dalla Svezia, rischia di essere estradato nuovamente, questa volta negli Usa che lo accusano di spionaggio informatico per aver diffuso documenti segreti. Egli conosce benissimo quali sono i metodi di interrogatorio nell'Impero della 'Democrazia'  e della 'Libertà', ma quello che gli preme di più è continuare fino all'ultimo la sua attività di divulgazione che in carcere gli sarebbe preclusa. 19 giugno 2012 - Assange lascia Hellingham Hall e si rifugia nell'Ambasciata dell'Ecuador a Londra chiedendo asilo. Qui, dopo un mese di trattative fra diplomatici britannici ed equadoriani, gli viene concesso lo status di rifugiato politico alle seguenti condizioni: 1) gli Inglesi non violeranno la sede dell'ambasciata che, tuttavia, sarà sorvegliata giorno e notte dai poliziotti 2) Assange potrà uscire sul terrazzo e sotto il portico ma non in strada dove c'è l'ordine di arrestarlo 3) potrà ricevere parenti ed amici, avere una connessione internet e continuare il suo lavoro sul web senza restrizioni. Il 16 agosto del 2012, il Presidente dell'Ecuador, Rafael Correa, concederà ufficialmente l'asilo politico ad Assange: resterà nell'ambasciata per ben sette anni, fino a quando il nuovo Presidente Lenin Moreno, revocherà l'asilo e lo consegnerà alla polizia britannica l'11 aprile del 2019.



Nello stesso giorno dell'arresto, dopo essere stato ammanettato e messo in catene, viene condotto alla stazione centrale di Scotland Yard. Dopo poche ore e, con inusuale celerità, sarà aperta un'udienza del Tribunale di Westminster: il Giudice lo condannerà a 50 settimane di detenzione per aver violato gli arresti domiciliari su cauzione quando, sette anni prima, si rifugiò nell'Ambasciata ecuadoregna: era il 2012 e Julian Assange si vide costretto a questa fuga per evitare l'imminente estradizione  in Svezia decisa dalla Corte britannica; come già sappiamo, la Svezia lo reclamava per continuare le indagini su presunte e poco credibili accuse di stupro, le quali, secondo le giravolte dei vari procuratori e avvocati, venivano chiuse o riaperte, aggravate o ridimensionate. Assange sapeva benissimo che, se fosse stato detenuto, anche solo per pochi giorni, nelle carceri svedesi, sarebbe stato estradato negli Usa per spionaggio: egli non temeva un ridicolo processo per uno stupro inesistente, ma la persecuzione politica dello Stato di cui aveva rivelato crimini e soprusi. Persecuzione che adesso dovrà subìre nel Regno Unito. Infatti, mentre Assange iniziava a scontare la sua pena nel carcere di Belmarsh a Londra, veniva avviato il processo per l'estradizione in Usa con la prima udienza fissata per il 2 maggio: il governo americano gli contestava il crimine di aver complottato con l'analista militare Mannings Bradley (oggi Chelsea) per hackerare un computer del Pentagono. Accusa evidentemente pretestuosa dal momento che Mannings ha ripetutamente scagionato Julian rifiutandosi di testimoniare contro di lui. L'udienza si è svolta in video conferenza dal carcere di Belmarsh e, quando il Giudice britannico ha chiesto all'imputato se era disposto ad accettare volontariamente l'estradizione negli Stati Uniti, Assange ha così risposto: "Non ho intenzione di arrendermi all'estradizione per aver fatto del giornalismo che ha meritato molti riconoscimenti, molti premi e protetto molte persone". (riferito dall'inviato di The Guardian). Il Giudice, dopo aver verbalizzato la dichiarazione dell'imputato, ha fissato l'udienza successiva per il 30 maggio. Verso la metà del mese, la Svezia si accorge che tre, delle quattro accuse di 'stupro minore' e molestie a carico di Assange, sono cadute in prescrizione ma possono riesumare la quarta e chiedere, come gli Usa, l'estradizione  di Julian per proseguire le indagini. Nel frattempo la salute di Assange peggiora rapidamente a tal punto da indurre i medici a ricoverarlo nell'Ospedale del carcere e il Giudice a rinviare l'udienza del 30 maggio. Nel carcere di Belmarsh, che è di massima sicurezza, si possono ricevere visite soltanto due volte al mese: i primi ad ottenere il permesso di visitarlo il 7 maggio, oltre ai suoi avvocati, sono stati Pamela Anderson (sua grande amica e fedele sostenitrice) e Kristinn Hrafnsson (attuale redattore di WikiLeaks). Qui sotto li vediamo insieme nel piazzale, dopo aver visitato Assange.