venerdì 5 aprile 2019

AGRIMONIA EUPATORIA



NOMI - Nomi popolari o dialettali: Agramònia, Argemonia, Erba di San Guglielmo, Erba vettonica, Erba mèlina, Erba gramogna, Erba gatta, Santonica, Erba aspra, Erba de andata, Arimonia. L'etimologia del nome è controversa. Per alcuni deriverebbe da "agri+hegemon" cioè 'che domina nei campi', per altri da un'alterazione di Argemone, una specie di papavero con il quale condivide alcune proprietà medicinali. Il termine Eupatoria avrebbe avuto origine da Mitridate Eupatore re del Ponto che ne ha diffuso la terapia, oppure da "èpar-èpatos", cioè 'fegato' in lingua greca.



STORIA e LEGGENDE - In molti insediamenti del neolitico sono state scoperte grandi quantità di frutti dell'Agrimonia. Questo significa che gli uomini preistorici ne avevano già riconosciuto le qualità terapeutiche e alimentari. Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia raccomanda l'uso di questa pianta per curare le malattie del fegato (libri XX - XXXI). I medici dell'Antico Egitto hanno descritto nei papiri le modalità per estrarre il succo fresco della pianta da usare come collirio nelle affezioni oculari (congiuntivite, eccesso di lacrimazione). In tempi un po' più recenti, cioè nel sec X, Santa Ildegarda somministrava l'Agrimonia ai suoi pazienti per far cessare la febbre, ma anche come psicofarmaco per curare le amnesie ed altre malattie mentali.


DIFFUSIONE - L'Agrimonia preferisce i terreni soleggiati e un clima temperato. Cresce spontaneamente nei prati selvatici, lungo i sentieri, presso gli edifici diroccati, in pianura come sulla media e alta collina. Non sopravvive al freddo delle zone montane. La troviamo in Africa settentrionale, in Asia e in Europa; in Italia è molto diffusa.



PROPRIETA' MEDICINALI - L'Agrimonia è utile contro la febbre, le affezioni gastriche, del fegato e di tutto l'apparato intestinale. E' diuretica, antinfiammatoria, oftalmica, antiossidante e antireumatica. Le foglie della pianta, se raccolte un po' prima della fioritura, hanno un effetto ipoglicemizzante e quindi possono essere di giovamento ai diabetici. I suoi componenti essenziali sono: la quercetina, l'acido citrico, l'acido malico, l'acido ascorbico (vitamina C), l'acido ursolico, la vitamina P, la vitamina K e la vitamina B1.


MODALITA' d'USO - Se volete usufruire dei benefici dell'Agrimonia potrete assumerla in infusione, in decotto oppure in tintura vinosa. Infuso: versate in una teiera o caraffa, di vetro o acciaio, 6 cucchiai di foglie di Agrimonia secche e tritate, mettete a scaldare 1 litro d'acqua poi, appena inizia l'ebollizione, spegnete e rovesciate il liquido bollente nella teiera. Dopo 5 minuti, filtrate e bevetene tre tazze al giorno (tarda mattinata, primo pomeriggio e alla sera prima di cenare). Decotto: prendete un bollitore e versateci dentro 1 litro di acqua fredda e 6 cucchiai di fiori e foglie triturati, accendete il fornello, portate ad ebollizione per 4/5 minuti, spegnete e filtrate. Ripartite l'assunzione della bevanda in tre volte al giorno, come per l'infuso. Vino di Agrimonia : ponete in un bollitore i soliti 6 cucchiai di fiori e foglie, versate 1 litro di vino rosso, portate ad ebollizione per 4/5 minuti, spegnete, lasciate riposare per mezz'ora e filtrate. Se avete tosse, catarro e febbre potrete bere un bicchierone caldo di questo vino la sera prima di andare a letto. Oppure potete usare il vino freddo per lavare ferite, ulcere e piaghe della pelle.